Strano il calcio come la vita, regala intrecci particolari: un anno fa la Lucchese dopo una autentica battaglia sportiva riuscì ad ottenere una salvezza sul campo a dir poco “miracolosa”. Poi il club non riuscì a mantenere la categoria, perchè in realtà una società nella “Città delle mura” non esisteva. Adesso si festeggia il ritorno nei professionisti, in seguito alla decisione del consiglio federale della FIGC avvenuto nella giornata odierna. Ha commentare il verdetto il direttore sportivo Daniele Deoma:
” Quando siamo arrivati c’era da ricostruire tutto, il nostro obiettivo era quello di fare un campionato dignitoso. Poi abbiamo capito che potevamo alzare l’asticella, per questo ci siamo mossi sul mercato e adesso siamo a festeggiare un grande risultato. E’ stato reso possibile dal nostro impegno, in società siamo in quattro ad aver vestito la maglia della Lucchese da calciatori, ma al nostro impegno c’è stato il supporto, di città, tifosi e stampa. Abbiamo affrontato il campionato di serie D con grande umiltà, giocando ogni partita con la sciabola, se avessimo usato il vestito della festa avremmo perso malamente contro tutti. Adesso facciamo festa, poi sarà il momento di programmare il futuro, dobbiamo volare bassi e fare ogni cosa secondo le nostre possibilità economiche, con questo spirito possiamo dire la nostra anche in serie C”.